Mercoledì 12 Aprile 2017 - 807ª Seduta pubblica

(La seduta ha inizio alle ore 09:05)

Il Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale Alfano ha reso un'informativa sulla situazione in Siria. All'indomani del G7 esteri di Lucca, che è stato allargato ieri ai Paesi arabi, è emerso che la risposta americana all'attacco chimico apre l'opportunità di rilanciare il negoziato in Siria e che occorre evitare un'escalation militare. La presidenza americana vuole tornare a giocare un ruolo da protagonista e la Russia, che non va messa nell'angolo, non può promuovere da sola una transizione credibile. Assad, che non ha rispettato il cessate fuoco e non ha eliminato le armi chimiche, si è rivelato un partner inaffidabile; dopo lo stallo del processo di Aftana va dunque rilanciato un negoziato su una nuova costituzione ed elezioni in Siria. Nonostante le diverse sensibilità nei confronti della Russia, nel comunicato finale del G7 si ribadisce il sostegno al dialogo di Ginevra e si affermano la centralità delle Nazioni Unite nel processo negoziale e l'impegno per l'integrità territoriale della Siria. Il Ministro Alfano ha avuto un colloquio telefonico con il Ministro degli esteri iraniano in ordine a una commissione d'inchiesta delle Nazioni Unite sugli attacchi chimici. L'Italia, che ha chiesto alla Russia e all'Iran di esercitare pressioni su Assad perché faccia concessioni politiche, si adopererà per una soluzione politica del conflitto e lavorerà affinché il Consiglio di sicurezza approvi una risoluzione che condanni l'attacco chimico e accerti le responsabilità. Infine, con la convocazione della Conferenza sulla Siria, l'Europa, che non ha giocato un ruolo militare, può giocare un ruolo politico nella processo di ricostruzione siriana.

Nel conseguente dibattito hanno preso la parola i sen. Centinaio (LN), Compagna (GAL), Corsini (MDP), Amoruso (ALA), Colucci (AP), Ornella Bertorotta (M5S), De Cristofaro (SI-Sel), Alicata (FI-PdL), Maran (PD). Tutti i senatori intervenuti hanno condiviso la necessità di non isolare la Russia e di lavorare a una soluzione politica del conflitto. Sono stati espressi forti dubbi sulla responsabilità dell'attacco chimico, che è stata frettolosamente attribuito ad Assad ma potrebbe essere stato sferrato dalle opposizioni. In particolare, LN ha espresso apprezzamento per la visita a Mosca del Presidente della Repubblica Mattarella, auspicando che la posizione italiana sulla Russia non sia un'operazione di facciata. M5S ha ricordato i crimini della Turchia, dell'Arabia Saudita e del Qatar e ha sottolineato che la priorità è la lotta al terrorismo, non la destabilizzazione dei Paesi non allineati. A differenza del Ministro Alfano, SI-Sel ha giudicato sconsiderato e unilaterale il bombardamento americano. Condividendo la necessità di un processo negoziale, FI-PdL ha ricordato gli errori occidentali: la Siria, prima della guerra civile e dell'intervento militare, era un Paese laico, tollerante, prospero.

Con 141 voti favorevoli, 97 contrari e due astensioni l'Assemblea ha rinnovato la fiducia al Governo approvando definitivamente il ddl n. 2754 di conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 20 febbraio 2017, n. 14, recante disposizioni urgenti in materia disicurezza delle città.

Il relatore, sen. Pagliari (PD), ha illustrato il provvedimento, dando conto delle modifiche introdotte dalla Camera. Il Capo I detta disposizioni in materia di collaborazione interistituzionale. La Sezione I (articoli da 1 a 3) disciplina modalità e strumenti di coordinamento tra Stato, Regioni, Province autonome e enti locali in materia di politiche pubbliche per la promozione della sicurezza integrata, alla quale concorrono interventi per la riqualificazione urbana e la sicurezza nelle periferie. L'articolo 2 specifica i settori di intervento delle linee generali, che sono adottate con accordo sancito in sede di Conferenza unificata e devono tenere conto della necessità di migliorare la qualità della vita e del territorio e di favorire l'inclusione sociale e la riqualificazione socioculturale delle aree interessate. L'articolo 3 prevede che, in attuazione delle linee generali per la promozione della sicurezza integrata, lo Stato, le Regioni e le Province autonome possano concludere specifici accordi. La Sezione II (articoli da 4 a 8) interviene in materia di sicurezza urbana. L'articolo 4 indica, quali aree di intervento, la riqualificazione urbanistica, sociale e culturale e il recupero delle aree o dei siti degradati; l'eliminazione dei fattori di marginalità e di esclusione sociale; la prevenzione della criminalità, in particolare di tipo predatorio; la promozione della cultura del rispetto della legalità; l'affermazione di più elevati livelli di coesione sociale e convivenza civile. L'articolo 5 indica, tra i principali strumenti per la promozione della sicurezza nelle città, i patti per l'attuazione della sicurezza urbana, sottoscritti dal prefetto e dal sindaco. La Camera ha previsto la possibilità di coinvolgere le reti territoriali di volontari per la tutela e la salvaguardia dell'arredo urbano, delle aree verdi e dei parchi cittadini. Tra le aree urbane da sottoporre a particolare tutela sono compresi plessi scolastici e sedi universitarie, musei, aree e parchi archeologici, complessi monumentali, luoghi interessati da consistenti flussi turistici, aree adibite a verde pubblico. L'articolo 6 istituisce il comitato metropolitano per l'analisi, la valutazione e il confronto sulla sicurezza nelle città metropolitane. L'articolo 7 prevede che, per incrementare i servizi di controllo e di valorizzazione del territorio, possono essere coinvolti enti pubblici e soggetti privati. La Camera ha previsto la possibilità di detrazioni dall'IMU e dalla TASI in favore dei soggetti che assumano a proprio carico quote degli oneri di investimento, manutenzione e gestione di sistemi di controllo tecnologicamente avanzati. Inoltre, per gli anni 2017 e 2018, ai Comuni che abbiano conseguito gli obiettivi di pareggio di bilancio è consentito assumere a tempo indeterminato personale di polizia locale. L'articolo 8 modifica il testo unico degli enti locali, ampliando le ipotesi in cui il sindaco può adottare ordinanze urgenti (situazioni di grave incuria o degrado o di pregiudizio del decoro e della vivibilità urbana, con particolare riferimento alla tutela della tranquillità e del riposo dei residenti; orari di vendita e di somministrazione di bevande alcoliche e superalcoliche; prevenzione di spaccio di stupefacenti, sfruttamento della prostituzione, tratta di persone, accattonaggio con impiego di minori e disabili; fenomeni di abusivismo, quale l'illecita occupazione di spazi pubblici). Il Capo II (articoli da 9 a 18) interviene in materia di sicurezza e decoro delle città. L'articolo 9 prevede una sanzione amministrativa pecuniaria e un ordine di allontanamento nei confronti di chi, in violazione dei divieti di stazionamento e di occupazione di spazi, impedisca la libera accessibilità e fruizione di infrastrutture fisse e mobili. È prevista la misura dell'allontanamento anche per chi, nei medesimi spazi, viene trovato in stato di ubriachezza, compie atti contrari alla pubblica decenza, esercita il commercio abusivo o l'attività di parcheggiatore abusivo. L'articolo 10 detta le modalità esecutive della misura di allontanamento. La Camera dei deputati ha ripristinato, fino al 30 giugno 2020, l'efficacia della disciplina sull'arresto in flagranza differita e sull'applicazione delle misure coercitive nei confronti degli imputati di reati commessi in occasione di manifestazioni sportive (Daspo), la cui vigenza è scaduta il 30 giugno 2016. L'articolo 11 interviene in materia di occupazioni arbitrarie di immobili, definendo meglio il percorso per procedere allo sgombero; una modifica introdotta dalla Camera tutela i nuclei familiari in situazioni di disagio economico e sociale. L'articolo 12 attribuisce al questore, in caso di reiterata inosservanza delle ordinanze in materia di orari di vendita e di somministrazione di bevande alcoliche, il potere di sospendere l'attività per un massimo di 15 giorni. L'articolo 12-bis estende il potere del questore di sospensione della licenza per motivi di ordine pubblico, attualmente rivolto ai pubblici esercizi, anche agli esercizi di vicinato. L'articolo 13 prevede ulteriori misure per la prevenzione dello spaccio di stupefacenti in locali pubblici o aperti al pubblico, adottabili anche nei confronti di minori di 14 anni. L'articolo 14 consente di assumere personale per favorire l'attivazione del numero unico europeo 112 nelle Regioni. L'articolo 15 modifica la disciplina sulle misure di prevenzione personali contenuta nel codice antimafia. L'articolo 16 integra la formulazione dell'articolo 639 del codice penale in materia di deturpamento e imbrattamento di cose altrui, stabilendo che, se il reato è commesso su beni immobili, mezzi di trasporto pubblici o privati o cose di interesse storico o artistico, il giudice può subordinare l'applicazione della sospensione condizionale della pena all'obbligo di ripristino e ripulitura dei luoghi o alla prestazione di attività non retribuita a favore della collettività. L'articolo 16-bis inasprisce le sanzioni previste dal codice della strada per coloro che esercitano abusivamente l'attività di parcheggiatore. L'articolo 17 reca la clausola di neutralità finanziaria.

Respinte le pregiudiziali di costituzionalità, avanzate dai sen. Loredana De Petris (SI-Sel) e Malan (FI-PdL), è iniziata la discussione generale, alla quale hanno partecipato i sen. Piccoli, Floris, Mario Mauro, Zuffada, Anna Maria Bernini (FI-PdL), Perrone (Misto), Paola Nugnes (M5S), Donatella Albano, Nicoletta Favero, Mirabelli (PD), Nerina Dirindin, Manuela Granaiola (MDP), Uras (Misto), Patrizia Bisinella (Misto-Fare), (PD), Consiglio (LN), Giovanardi (GAL), Langella (ALA), Loredana De Petris (SI-Sel).

Secondo SI-Sel, anziché intervenire sulle cause del degrado e del disagio sociale, il decreto criminalizza la marginalità sociale. La logica del sindaco sceriffo cavalca pulsioni reazionarie e l'attribuzione ad un'autorità non giurisdizionale del potere di limitare, con atto amministrativo, la libertà personale è in contrasto con i principi costituzionali. Anche M5S giudica ideologico e pericoloso il rafforzamento dei poteri coercitivi e repressivi dei sindaci; il Gruppo ha criticato in particolare la logica emergenziale e classista della misura di allontanamento. Tra i Gruppi di maggioranza, MDP ha espresso perplessità sulle misure securitarie ed emergenziali del decreto e ha chiesto al Governo di ripristinare i fondi per le politiche sociali. Pur condividendo gli obiettivi del provvedimento, FI-PdL non ne condivide i contenuti: il decreto pone nuovi oneri in capo ai sindaci senza fornire agli enti locali le risorse necessarie; diverse norme sono di difficile applicazione e le norme dell'articolo 11 rendono più complicato lo sgombero degli immobili occupati abusivamente.

Respinta la proposta di non passare all'esame degli articoli, avanzata dal sen. Martelli (M5S), il Ministro per i rapporti con il Parlamento Anna Finocchiaro ha posto la questione di fiducia sull'approvazione, senza modifiche, del testo approvato dalla Camera.

Nella discussione sulla fiducia sono intervenuti i sen. Consiglio (LN), D'Anna (ALA), Crimi (M5S) e Floris (FI-PdL). Nelle dichiarazioni finali hanno annunciato la fiducia i sen. Cecilia Guerra (MDP), Panizza (Aut), Mancuso (AP) e Martini (PD). Hanno negato la fiducia i sen. Patrizia Bisinella (Misto), Candiani (LN), Mazzoni (ALA), Morra (M5S), De Cristofaro (SI-Sel), Gasparri (FI-PdL).

(La seduta è terminata alle ore 16:55 )



Informazioni aggiuntive

FINE PAGINA

vai a inizio pagina