Mercoledì 8 Marzo 2017 - 779ª Seduta pubblica

(La seduta ha inizio alle ore 09:32)

Al termine della discussione sulle comunicazioni rese dal Presidente del Consiglio dei Ministri Gentiloni in vista del Consiglio europeo del 9 e 10 marzo 2017, l'Assemblea ha approvato la proposta di risoluzione di maggioranza n. 2 e, in testi riformulati, le proposte di risoluzione n. 1 del sen. Calderoli (LN), n. 3 del sen. Barani (ALA) e n. 7 del sen. Romani (FI-PdL). Sono state respinte, invece, le proposte di risoluzione n. 4 del sen. Centinaio (LN), n. 5 della sen. De Petris (SI-Sel) e n. 6 del sen. Cioffi (M5S).

La risoluzione n. 1 (testo 2) impegna a stipulare con i Paesi rivieraschi del Mediterraneo intese sui flussi migratori analoghe a quella raggiunta con la Turchia. La risoluzione n. 2 contiene impegni sulle politiche fiscali, sull'adozione di una politica industriale comune, sul rafforzamento del mercato unico (unione dei mercati di capitali, mercato dell'energia, mercato unico digitale), sugli accordi di cooperazione rafforzata verso una maggiore integrazione, sull'adozione del diritto di asilo europeo, sulla costituzione di un fondo europeo per la difesa, sull'integrazione dei Balcani occidentali. La risoluzione n. 3 (testo 2) contiene impegni sulla difesa comune e su una politica sociale basata sullo sviluppo e non sull'assistenza. La risoluzione n. 7 (testo 2)impegna a garantire che gli accordi internazionali di commercio non penalizzino la manifattura italiana, ad accelerare il percorso di integrazione dell'Albania, ad eliminare le sanzioni economiche nei confronti della Federazione russa, ad assicurare un maggior impegno nel controllo delle frontiere del Mediterraneo.

Nelle comunicazioni introduttive il Presidente del Consiglio Gentiloni si è soffermato in particolare sul negoziato per mettere a punto la dichiarazione di Roma che accompagnerà, il 25 marzo, la celebrazione del sessantesimo anniversario della firma dei Trattati europei; ma ha ricordato anche la relazione del Presidente della BCE Draghi sullo stato delle economie europee e la discussione sulle politiche di sicurezza. In un momento in cui l'edificio europeo è contestato e sotto pressione, vanno ricordati i risultati straordinari del percorso avviato con l'istituzione del mercato unico, che ha garantito pace, libertà, sviluppo economico, ma occorre soprattutto delineare una prospettiva per i prossimi dieci anni. La cornice della discussione sarà il libro bianco della Commissione, un documento prudente che delinea cinque possibili scenari, prevedendo percorsi di integrazione differenziata che sono una realtà già esistente rispetto all'euro, a Schengen, alla Nato. L'Italia sosterrà un rilancio del ruolo internazionale dell'Europa e, nel rispetto delle regole, si batterà per una politica economica più orientata sulla crescita e sulla protezione sociale e per una politica migratoria comune che si associ al mantenimento della libertà di circolazione delle persone. Il rafforzamento della difesa comune, ad esempio il comando unificato in Somalia, potrebbe svolgere un ruolo di rilancio del processo di integrazione europea. Con riferimento all'uscita del Regno Unito dall'Unione, il Presidente Gentiloni ha ribadito che non si possono avere i benefici del mercato unico senza condividere gli impegni europei. Con riferimento alla politica di accoglienza dei rifugiati aventi diritto all'asilo, il Presidente del Consiglio ha ironizzato sulla politica del doppio binario: rigidità in tema di bilanci e flessibilità in tema di tutela dei diritti e di solidarietà; ha poi ricordato che l'Italia ha ottenuto il formale sostegno europeo all'accordo con le autorità libiche e al pacchetto di cooperazione con cinque Paesi africani, fra cui il Niger, e ha dichiarato di attendersi un aiuto concreto rispetto al lavoro che l'Italia svolge sulla rotta del Mediterraneo centrale.

Nella discussione hanno preso la parola i sen. Guerrieri Paleotti, Laura Puppato, Sangalli (PD), Monti (Misto), Compagna (CoR), Napolitano (Aut), Centinaio (LN), Fornaro (Art.1-MDP), Mario Mauro (GAL), Casini (AP), Manuela Repetti (Misto), Amoruso (ALA), De Cristofaro (SI-Sel), Barbara Lezzi (M5S), Paolo Romani (FI-PdL).

In replica il Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio Gozi ha convenuto che il tema delle cooperazioni rafforzate e le priorità della sicurezza, della crescita e dell'immigrazione possono portare l'Europa fuori dall'immobilismo e dai rischi di disgregazione. Ha poi precisato che le integrazioni differenziate non possono comportare deroghe rispetto alla tutela dei diritti fondamentali; ha fornito precisazioni sulla proposta italiana di riforma del bilancio europeo, che deve includere il concetto di frontiere come bene pubblico. Infine, ha espresso parere favorevole alla proposta di risoluzione n. 2 dei sen. Zanda (PD), Bianconi (AP), Zeller (Aut) e Guerra (Art.1-MDP); ha espresso parare contrario alla proposta di risoluzione n. 6 del sen. Cioffi (M5S); proposto riformulazioni alle proposte di risoluzione n. 1 del sen. Calderoli (LN), n. 3 del sen. Barani (ALA), n. 4 del sen. Centinaio (LN), n. 5 della sen. De Petris (SI-Sel) e n. 7 del sen. Romani (FI-PdL). I sen. Centinaio (LN) e Loredana De Petris (SI-Sel) non hanno accettato le modifiche.

Hanno svolto dichiarazione di voto i sen. Centinaio (LN), Fornaro (Art.1-MDP), Mario Mauro (GAL), Amoruso (ALA), Zeller (Aut), De Cristofaro (SI-Sel), Cioffi (M5S), Floris (FI-PdL) e Cociancich (PD).

M5S ha postol'accento sulla necessità di un dibattito democratico su nuove forme di integrazione, che prescindano dalla tecnocrazia e dalla burocrazia finanziaria; su una revisione dei Trattati che scongiuri l'istituzionalizzazione del Fiscal Compact e consenta di rinegoziare l'appartenenza all'Unione e alla zona euro; sulla sospensione dei negoziati relativi al TTIP e dell'applicazione del CETA; su una cooperazione difensiva alternativa alla Nato. Rifiutando la prospettiva di un'Europa a due velocità, SI-Sel ha chiesto di ribaltare politiche economiche e fiscali fondate su svalutazione e precarizzazione del lavoro, di modificare i trattati, incluso il Fiscal compact, di promuovere un New Deal continentale e di sospendere il negoziato sul TTIP. LN ha presentato una proposta che contiene impegni sulla rinuncia consensuale di UE e USA al TTIP, sulle politiche commerciali per prevenire il tentativo di cinese di recuperare in Europa parte del surplus commerciale, sulla riduzione del costo del lavoro per fronteggiare la competizione intereuropea e sulla sua semplificazione attraverso una tax rate onnicomprensiva, su un possibile accordo in sede europea relativo all'uso della forza militare per proteggere i confini marittimi dello spazio europeo.

(La seduta è terminata alle ore 13:10 )



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