Giovedì 23 Febbraio 2017 - 769ª Seduta pubblica

(La seduta ha inizio alle ore 09:31)

L'Assemblea ha avviato l'esame del ddl n. 2583, disposizioni in materia di misure di protezione dei minori stranieri non accompagnati, già approvato dalla Camera dei deputati.

Il relatore, sen. Mazzoni (ALA), ha riferito sui contenuti del ddl che è volto a definire una disciplina unitaria organica. I primi tre articoli definiscono l'ambito di applicazione soggettivo della disciplina e affermano il principio generale del divieto di respingimento alla frontiera dei minori. Si stabilisce che i minori stranieri non accompagnati sono titolari dei diritti in materia di protezione dei minori a parità di trattamento con i minori di cittadinanza italiana o dell'Unione europea. Il provvedimento di espulsione di competenza del tribunale per i minorenni può essere adottato a condizione che non comporti un rischio di danni gravi per il minore. L'articolo 4 riduce i termini di permanenza nelle strutture di prima accoglienza. L'articolo 5 disciplina le procedure per l'identificazione del minore. L'articolo 6 introduce alcune modifiche alla disciplina delle indagini familiari, mentre l'articolo 7 assegna agli enti locali il compito di favorire l'affidamento familiare in luogo del ricovero in una struttura di accoglienza. In materia di rimpatrio assistito e volontario, l'articolo 8 sposta la competenza dell'adozione del provvedimento al tribunale per i minorenni competente. L'articolo 9 istituisce il Sistema informativo nazionale dei minori non accompagnati. L'articolo 10 riguarda il permesso di soggiorno rilasciabile ai minori stranieri per i quali sono vietati il respingimento o l'espulsione; sono contemplate due sole tipologie: quello per minore età e quello per motivi familiari. L'articolo 11 prevede che, presso ogni tribunale per i minorenni, sia istituito un elenco di tutori volontari. In materia di accoglienza, l'articolo 12 prevede che tutti i minori non accompagnati, indipendentemente dalla richiesta di protezione internazionale, possano accedere al Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati. L'articolo 13 interviene in riferimento alla possibilità di convertire il permesso di soggiorno al compimento della maggiore età. Gli articoli da 14 a 19 rafforzano alcuni diritti riconosciuti ai minori non accompagnati (assistenza sanitaria e diritto all'istruzione). Gli articoli 15, 16 e 19 disciplinano le garanzie processuali e procedimentali a tutela del minore straniero. Gli articoli 17 e 18 prevedono particolari forme di tutela per specifiche categorie di minori non accompagnati, vittime di tratta e richiedenti protezione internazionale. Ai sensi dell'articolo 20, l'Italia promuove la più stretta cooperazione internazionale, al fine di armonizzare la regolamentazione giuridica del sistema di protezione dei minori stranieri non accompagnati. L'articolo 21 reca le disposizioni finanziarie. Con una norma di coordinamento finale, l'articolo 22 attribuisce al Governo il compito di apportare le necessarie modifiche, conseguenti all'entrata in vigore della legge, sia al regolamento di attuazione del testo unico in materia di immigrazione, sia al regolamento del comitato per i minori stranieri.

Respinta la questione pregiudiziale, presentata dal sen. Candiani (LN), si è svolta la discussione generale, alla quale hanno partecipato i sen. Volpi (LN), Francesca Puglisi, Donatella Albano, Venera Padua, Elena Ferrara, Laura Fasiolo, Donella Mattesini (PD); Maria Rizzotti, Malan (FI-PdL), Orellana (Aut), Fabiola Anitori (AP), Loredana De Petris (SI-Sel), Daniela Donno (M5S).

Secondo il Gruppo LN il ddl è una legge manifesto, priva di fondi, che scarica sulle amministrazioni locali ulteriori oneri ma non affronta i problemi legati alla difficoltà di identificazione e ai rischi di arruolamento dei minori nelle organizzazioni terroristiche. Secondo il Gruppo FI-PdL il ddl è sbilanciato, pieno di buone intenzioni ma privo di senso della realtà: ignora che molti stranieri si dichiarano minori per godere di particolari benefici e ignora i dati sulla criminalità. M5S ha rilevato che il ddl rappresenta una dichiarazione di intenti ma non interviene concretamente sulle strutture di accoglienza e di assistenza, che muovono forti interessi economici. La tutela dei minori non accompagnati richiede collaborazione internazionale e l'Italia dovrebbe avanzare una proposta specifica al livello europeo.

(La seduta è terminata alle ore 13:25 )



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