Giovedì 5 Ottobre 2017 - 891ª Seduta pubblica

(La seduta ha inizio alle ore 09:32)

L'Assemblea ha approvato il ddl n. 2882, Ratifica ed esecuzione dell'Accordo tra il Governo della Repubblica italiana e il Centro europeo per le previsioni meteorologiche a medio termine concernente i locali del Centro situati in Italia, con Allegati, fatto a Reading il 22 giugno 2017. Il testo passa alla Camera dei deputati.

Dopo la relazione del sen. Verducci (PD), hanno annunciato voto favorevole i sen. Stucchi (LN), Petrocelli (M5S) e Sangalli (PD).

L'Assemblea ha poi avviato l'esame del ddl n. 2886,Disposizioni per l'adempimento degli obblighi derivanti dall'appartenenza dell'Italia all'Unione europea - Legge europea 2017, già approvato dalla Camera dei deputati.

La relatrice, sen. Ginetti (PD), ha evidenziato l'eccellente lavoro svolto nella legislatura per recepire le direttive europee e ridurre le procedure d'infrazione (erano 120 nel 2014, sono scese a 65, un numero nella media degli Stati membri): grazie anche alla leale collaborazione tra le forze politiche, l'Italia può vantare oggi maggiore autorevolezza e credibilità in sede europea. Il ddl si compone di 30 articoli - 16 dei quali introdotti alla Camera dei deputati - suddivisi in otto capi, che riguardano la libera circolazione delle merci, delle persone e dei servizi, la giustizia e la sicurezza, la fiscalità, il lavoro, la salute, la tutela dell'ambiente, l'energia e le fonti rinnovabili. La relatrice ha richiamato in particolare le norme relative alla tutela dei diritti d'autore, alla lotta contro razzismo e xenofobia, all'applicazione dell'IVA, alla circolazione dei dati telefonici e telematici e alla protezione dei dati.

Alla discussione generale hanno partecipato i sen. Paola De Pin (GAL), che ha giudicato lacunoso ed eterogeneo l'impianto del ddl, che si limita a piccole regolamentazioni ed estende pericolosamente la sorveglianza sui dati personali; i sen. Giovanardi (FL), Erika Stefani (LN) e Caliendo (FI-PdL) i quali hanno espresso forti perplessità sulla norma relativa alla punibilità della minimizzazione grave e dell'apologia di negazionismo, che contrasta con la scelta operata l'anno scorso dal legislatore italiano; Chiti (PD), che ha argomentato invece a sostegno della norma volta a inasprire la lotta all'antisemitismo, ritenendo che non limiti la libertà di ricerca; Orellana (Aut) il quale ha invocato una maggiore tutela dei dati personali e ha evidenziato che la maggior parte delle procedure d'infrazione riguarda la tutela ambientale; Bocchino (SI-Sel) che si è soffermato sui costi del roaming e del modem applicati dalle compagnie telefoniche; Floris (FI-PdL) che si è soffermato sui ritardi di pagamento delle pubbliche amministrazioni e ha invitato il Governo ad attuare in modo semplificato le direttive europee; Guerrieri Paleotti (PD), il quale ha evidenziato l'importanza di ridurre il contenzioso in vista del negoziato per l'approfondimento dell'integrazione europea.

Il Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio, con delega agli affari europei, Gozi ha ricordato il lavoro svolto per dimezzare le infrazioni, soprattutto sui temi degli aiuti di Stato e delle frodi europee, ha comportato risparmi per la finanza pubblica e un aumento di credibilità del Paese. Ha poi ricordato che l'Italia, dal 2014, ha un contenzioso spinoso sui temi della lotta alla xenofobia, al negazionismo e all'antisemitismo, sui quali è stata assunta all'unanimità una decisione quadro nel 2008.

In sede di esame dell'articolato, il Governo ha accolto agli articoli 3 e 4 due ordini del giorno dei sen. Loredana De Petris e Bocchino (SI-Sel) sulla tracciabilità dei farmaci veterinari e il regolamento sui costi del roaming. Molto approfondita la discussione dell'articolo 5, che amplia la circostanza aggravante, introdotta dalla legge n. 115 del 2016 per i fatti di negazionismo della Shoah o dei crimini contro l'umanità, comprendendo anche la minimizzazione in modo grave e l'apologia: i sen. Quaglierello (FL), Casson, Corsini (Art.1-MDP), Buemi (Aut), Maria Mussini (Misto), Mineo (SI-Sel), Carraro (FI-PdL) e Falanga (ALA) hanno richiamato il parere espresso dalla Commissione giustizia, secondo cui la parola "minimizzazione" andrebbe soppressa in quanto viola il principio di tassatività della sanzione penale. Dopo che nella votazione dell'articolo 5 è mancato per due volte il numero legale, la Presidenza ha rinviato l'esame ad altra seduta.

(La seduta è terminata alle ore 13:15 )



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