Mercoledì 21 Dicembre 2011 - 649ª Seduta pubblica (Antimeridiana)

(La seduta ha inizio alle ore 09:30)

Il Senato ha avviato la discussione del ddl n. 3066 di conversione in legge del decreto-legge 6 dicembre 2011, n. 201, recante disposizioni urgenti per la crescita, l'equità e il consolidamento dei conti pubblici. Il provvedimento, collegato alla manovra finanziaria, è stato già approvato dalla Camera dei deputati.

I relatori, sen. Tancredi (PdL) e Barbolini (PD), hanno riferito sui punti salienti del decreto-legge ed hanno sottolineato come l'esame parlamentare abbia introdotto novità in direzione di una maggiore equità per quanto possibile alla luce della terribile emergenza che il decreto intende fronteggiare.

Vengono abbandonati a partire dal 2012 il sistema delle quote e le finestre mobili, mentre sale a 66 anni l'età di vecchiaia per le lavoratrici del settore autonomo. Aumenta anche l'anzianità minima per andare in pensione a prescindere dall'età, sono penalizzate le uscite precoci e si passa al sistema contributivo per tutti. Sale inoltre al 15 per cento il contributo di solidarietà sugli assegni d'oro, per la quota che supera i 200.000 euro lordi all'anno.

Il decreto fissa un tetto alle retribuzioni pubbliche, seppure con alcune deroghe. Vengono concessi sgravi Irap, in particolare per le imprese che assumono giovani e donne, ma anche un maggior prelievo Irpef sui salari dei dipendenti del settore privato a causa dell'aumento delle addizionali regionali.

Sul versante fiscale si prevede un regime fondato su minori oneri e controlli in cambio di maggiore trasparenza contabile e si fissa a mille euro la soglia da cui scatta il divieto dell'utilizzo di contante.

Resta fissato al 13 agosto il termine entro il quale gli albi professionali dovranno recepire nei propri ordinamenti i principi fissati con la legge n. 148 del 2011, ma in caso di inadempimento cadranno solo le norme incompatibili e non l'intero impianto ordinistico. Oltre ad annunciare un testo unico sulla materia, si accorcia a non oltre i 18 mesi la durata del tirocinio.

Per quanto riguarda le imprese, si prevede il taglio del cuneo fiscale per donne e giovani sotto i 35 anni, nonché la deducibilità integrale dell'Irap sul costo del lavoro. Oltre alla deduzione forfetaria del 10 per cento su Ires e Irpes e quella dell'Irap sugli interessi passivi, si istituisce il cosiddetto aiuto alla crescita economica per le imprese che scelgono di finanziarsi ricorrendo al capitale proprio.

Molte le novità riguardanti gli enti territoriali, in particolare con l'introduzione dell'Imu anche sull'abitazione principale il cui gettito sarà diviso a metà tra Stato e Comuni. Leggero invece l'intervento sulle Province, posto che le misure che stabiliscono l'abolizione delle Giunte e la riduzione dei consiglieri non si applicheranno fino alla fine dell'attuale mandato. Ridotti inoltre i membri del Cnel e delle Authority.

Oltre a nuove misure relative a imposte e tasse riguardanti il fronte delle banche e delle assicurazioni, si introducono incrementi di tasse su case, automobili di lusso e barche. Si prevede infine l'aumento delle accise sui carburanti, l'aumento dei moltiplicatori delle rendite catastali e l'abolizione delle aliquote agevolate per le case affittate.

Il relatore di minoranza, sen. Vaccari (LNP), ha invece criticato il provvedimento del Governo che produce effetti recessivi sull'economia reale, non realizza tagli alla spesa pubblica, non contrasta realmente l'evasione fiscale, non riduce il debito e di fatto si limita ad aumentare tasse e contributi.

Dopo la reiezione da parte dell'Assemblea di una questione pregiudiziale motivata dal sen. Calderoli (LNP), in sede di discussione generale sono quindi intervenuti i sen. Stiffoni, Mauro, Boldi, Massimo Garavaglia (LNP), Lannutti, Bugnano (IdV), Massidda, Spadoni Urbani (PdL), De Angelis (Terzo Polo:API-FLI), Mercatali (PD) e Fleres (CN-Io Sud-FS).

Il seguito della discussione è stato rinviato alla seduta pomeridiana.

(La seduta è terminata alle ore 12:56 )



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