Il Senato ha esaminato gli emendamenti presentati agli articoli del decreto-legge n. 155 (ddl n. 1230), recante misure urgenti per garantire la stabilità del sistema creditizio e la continuità nell'erogazione del credito alle imprese e ai consumatori, nell'attuale situazione di crisi dei mercati finanziari internazionali. Il decreto è stato esaminato nel testo comprendente le modifiche apportate in prima lettura dalla Camera dei deputati.

Il decreto interviene sulla disciplina della capitalizzazione delle banche italiane, autorizzando, fino al 31 dicembre 2009, il Ministero dell'economia e delle finanze a sostenere finanziariamente gli istituti bancari che si trovino in una situazione di inadeguatezza patrimoniale accertata dalla Banca d'Italia, attraverso la sottoscrizione diretta di nuove azioni, emesse in occasione di aumenti di capitale (il Ministero diviene così socio della banca emittente) o la concessione di garanzie statali per la sottoscrizione di aumenti del capitale sociale da parte di altri soggetti

Nel corso dell'esame degli emendamenti, tutti respinti, sono stati accolti, alcuni come raccomandazione, numerosi ordini del giorno. In precedenza, il relatore, sen. Costa (PdL), aveva replicato ai senatori intervenuti in discussione generale rilevando con soddisfazione il generale apprezzamento sull'opportunità dell'intervento governativo; in particolare merita considerazione la proposta di destinare parte dei fondi rivenienti dal provvedimento per potenziare i consorzi fidi. Il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze Casero ha sottolineato come il primo obiettivo del decreto fosse quello di porre fine all'effetto panico che si era generato nel Paese a fronte dell'esplosione della bolla finanziaria negli Stati Uniti e in Europa, segnalando come il Governo abbia già predisposto un secondo provvedimento per fronteggiare gli effetti che la crisi finanziaria avrà sull'economia reale.

Le dichiarazioni di voto finali sono state rinviate alla seduta pomeridiana che avrà inizio alle ore 17.