Martedì 6 Dicembre 2005 - 917ª Seduta pubblica (Pomeridiana)

(La seduta ha inizio alle ore 15:03)

Intervenendo in Aula sulle questioni relative al bilancio europeo in vista del Consiglio europeo che si svolgera a Bruxelles il 15 e 16 dicembre prossimo, il ministro degli esteri Fini ha ribadito la consapevolezza del Governo italiano circa la necessita di giungere ad un accordo, per evitare che alla crisi istituzionale e politica che sta assillando la costruzione europea si sommi una crisi sulle prospettive finanziarie dell'Unione, con pericolosi effetti di frammentazione e la conseguente tendenza a creare nuclei decisionali ristretti. Il riconoscimento dell'urgenza di un accordo non puo tuttavia essere confuso con la disponibilita ad accettare qualsiasi accordo: a tale proposito, il Governo italiano ha manifestato la disponibilita ad accettare le pur onerose proposte di compromesso avanzate dalla Presidenza lussemburghese nel primo semestre del 2005 ed esprime un giudizio complessivamente negativo sulla nuova proposta avanzata ieri sera dal Governo Blair, che limita fortemente le ambizioni del bilancio comune, penalizza i nuovi Stati membri e riduce i finanziamenti per lo sviluppo rurale. L'Italia si accinge a partecipare ai negoziati in vista del Consiglio europeo con spirito costruttivo, anche se appare chiaro che l'accordo sara possibile solo se il Governo britannico accettera di partecipare su base equa ai costi dell'allargamento e sara disponibile a rivedere le proposte relative al rimborso a favore del Regno Unito. Contando su un ampio sostegno delle forze politiche, economiche e sociali nazionali, il Governo italiano continuera a difendere con fermezza la posizione tenuta finora per attribuire all'Unione europea un bilancio ambizioso, all'altezza delle aspettative, capace di assicurare una dotazione adeguata alle politiche di sviluppo ed in particolare a quelle di coesione.

Le posizioni espresse dal Ministro hanno riscosso un sostanziale consenso da parte degli intervenuti nel dibattito. In particolare, i sen. Calogero Sodano (UDC), Tofani (AN), Greco (FI), Filippelli (Udeur), Basile (Margh) e Napolitano (DS), apprezzando il coinvolgimento del Parlamento da parte del Governo, hanno invitato il Ministro a difendere con fermezza la posizione sin qui sostenuta, opponendosi alle proposte britanniche, che penalizzano fortemente le prospettive di integrazione europea. Il sen. Paolo Franco (Lega), pur concordando nel giudizio sull'azione del Governo italiano, ha sottolineato come la posizione inglese evidenzi la crisi dell'approccio verticistico alla costruzione dell'Europa e la necessita di superare le politiche assistenzialiste. La sen. De Zulueta (Cant) ha chiesto una maggiore incisivita dell'azione dell'Italia per contrastare progetti volti ad una mera difesa dell'interesse nazionale di alcuni Stati membri. Il sen. Martone (Rifond) ha chiesto che il negoziato sul bilancio sia legato alla definizione di un nuovo modello di integrazione economico-sociale.

L'Assemblea ha quindi osservato un minuto di silenzio per esprimere il cordoglio per la scomparsa del sen. Rizzi, vice presidente del Gruppo Forza Italia.

Successivamente, l'Assemblea ha proseguito l'esame degli emendamenti al testo approvato dalla Camera dei deputati del ddl n. 3633, di riforma del sistema elettorale in senso proporzionale con soglie di sbarramento e premio di maggioranza (sui contenuti del provvedimento, v. comunicato della seduta 911).

E' stato approvato senza modifiche l'articolo 4 recante le modifiche al testo unico delle leggi sulla elezione del Senato (decreto legislativo n. 533 del 1993 e successive modificazioni) ed e stato concluso l'esame degli emendamenti, che sono stati tutti respinti, riferiti all'articolo 5 recante disposizioni speciali per le regioni Valle d'Aosta e Trentino-Alto Adige.

L'esame riprendera nella seduta di domattina, convocata per le ore 9,30, a partire dalle dichiarazioni di voto sull'articolo 5.

(La seduta è terminata alle ore 19:44 )



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