Giovedì 16 Dicembre 2004 - 715ª Seduta pubblica (Antimeridiana)

(La seduta ha inizio alle ore 09:31)

Con 166 voti favorevoli e 111 voti contrari, il Senato ha votato la fiducia al Governo, approvando cosi il maxiemendamento alla legge finanziaria (ddl n. 3223). Hanno dichiarato il voto contrario delle rispettive componenti i sen. Marino (Com), Sodano (Rifond), Occhetto (Misto-LGU), Righetti (Popol.-Udeur), Ripamonti (Verdi), Thaler Ausserhofer (Aut) e, a nome anche dello SDI e della Margherita, il sen. Morando (DS). Hanno confermato il voto favorevole della maggioranza i sen. Pirovano (Lega), Tarolli (UDC), Salerno (AN) e Azzollini (FI).

Intervenendo a conclusione della discussione sulla questione di fiducia, il ministro dell'economia e delle finanze Siniscalco ha ricordato che la manovra trae la sua credibilita dalla trasparente costruzione del quadro tendenziale effettuata con il DPEF di luglio, rispetto al quale tuttavia alcuni elementi sono peggiorati (il tasso di cambio euro-dollaro, il prezzo del petrolio e la competitivita della produzione industriale), altri sono migliorati (l'inflazione, per la prima volta piu bassa della media europea, la crescita del pil, prevista al 1,2% e prossima all'1,4%, la riduzione rilevante del differenziale cumulato di fabbisogno del settore statale). Poiche il condono e l'autotassazione stanno producendo il gettito previsto, l'anno dovrebbe chiudersi con un rapporto debito-pil uguale o migliore di quanto concordato in primavera con l'Europa. La finanziaria come modificata, non cambia le previsioni iniziali sui saldi (saldo corrente: +0,1%; avanzo primario: +2,4%; indebitamento netto: -2,7%), ma la composizione degli aggregati: la spesa pubblica complessiva cala, sul pil, di un punto rispetto al 2004; la spesa corrente dello 0,9%; finisce la stagione dei condoni; la pressione fiscale e quella tributaria scendono dello 0,6%. Rimane invariata la spesa per pensioni, sanita e scuola e sono previste risorse per i rinnovi contrattuali, mentre verranno apportati aggiustamenti per la sicurezza. La riforma fiscale del Governo, che si e sviluppata a partire dal 2002, favorira, entro il 2005, 31,1 milioni di contribuenti e 3,2 milioni di imprese e professionisti; escludera dall'imposizione un contribuente su tre, per un ammontare di 13,5 milioni di persone e 612.000 imprese e professionisti; rechera sgravi per oltre l'1% del pil per le famiglie e per 750 milioni di euro per le imprese. Le modifiche favoriranno le famiglie monoreddito con figli e anziani a carico, concentrando gli sgravi, con il meccanismo delle deduzioni decrescenti, la dove e maggiore il bisogno; per le imprese sale la no-tax area e si favorisce fiscalmente la ricerca e l'assunzione di personale, soprattutto nelle aree sottoutilizzate. La possibilita di aumentare le addizionali regionali e una misura dissuasiva nel caso di sfondamenti della spesa sanitaria. Ricordate le misure specifiche in favore del Mezzogiorno, il Ministro ha concluso richiamando la necessita che nell'attuale fase di transizione si presti particolare attenzione alla riduzione strutturale del debito, all'aumento del potenziale di crescita agendo sul capitale umano per l'innovazione e sulle infrastrutture materiali ed immateriali, al recupero di efficienza e di competitivita del sistema produttivo, ma anche dei servizi e della pubblica amministrazione, infine all'aumento di investimenti pubblici.

In attesa della predisposizione da parte del Governo della Nota di variazioni, l'esame dei documenti di bilancio e stato rinviato alla seduta pomeridiana.

In precedenza, l'Assemblea ha completato l'esame degli emendamenti presentati al decreto-legge n. 277 (ddl n. 3227) per il riordino ed il risanamento economico dell'Ente Ordine Mauriziano Torino. Sono stati approvati alcuni emendamenti della Commissione, del relatore Malan e del sen. Eufemi (UDC). La votazione sul disegno di legge di conversione e stata rinviata al pomeriggio.

(La seduta è terminata alle ore 13:50 )



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