Martedì 14 Dicembre 2004 - 711ª Seduta pubblica (Antimeridiana)

(La seduta ha inizio alle ore 09:30)

L'Assemblea ha concluso la discussione generale congiunta della manovra finanziaria, articolata nella legge finanziaria 2005 (ddl n. 3223), nel bilancio per il 2005 e in quello pluriennale per il triennio 2005-2007 (ddl n. 3224) e nel decreto-legge n. 282 recante misure in materia fiscale e di finanza pubblica (ddl n. 3233).

Dopo gli ultimi interventi da parte di senatori di ambo gli schieramenti, nel corso dei quali sono stati ulteriormente affrontati i temi toccati ieri nella prima giornata di discussione, in particolare gli effetti della riduzione di IRE ed IRAP e il meccanismo adottato per ridurre le spese correnti delle pubbliche amministrazioni, sono intervenuti in replica i relatori di maggioranza, sen. Izzo (FI) e Paolo Franco (Lega), che hanno inquadrato la manovra nell'azione condotta nel corso di tutta la legislatura dalla Casa delle liberta per tenere fede, pur in un contesto di gravi difficolta, agli impegni riformatori, di crescita e di modernizzazione del Paese, assunti con il corpo elettorale nel 2001, ed i relatori di minoranza, sen. Marini (SDI) e Giaretta (Margh), che hanno al contrario evidenziato il fallimento delle politiche del Governo, la mancata realizzazione di tutte le previsioni, il tradimento delle promesse elettorali in relazione al calo della pressione fiscale ed al federalismo, la perdita di competitivita del sistema produttivo nazionale, l'ampliarsi del divario tra il Mezzogiorno ed il resto d'Italia. La minoranza ha protestato per la mancata presentazione del maxiemendamento del Governo, che dovrebbe sostituire il testo della legge finanziaria.

Il sottosegretario per l'economia e le finanze Vegas ha sottolineato che, coerentemente alla linea seguita fin dall'inizio della legislatura, il Governo intende stimolare la crescita utilizzando la leva fiscale nel contesto di una consistente riduzione della spesa, della saldezza dei conti pubblici e del rispetto del Patto di stabilita europeo. Il rappresentante del Governo ha quindi respinto le critiche dell'opposizione circa la violazione del principio costituzionale di progressivita dell'imposizione fiscale ed ha confutato i dati circa una riduzione delle risorse a disposizione delle autonomie locali e delle spese in alcuni settori sensibili quali la sanita, la sicurezza e la protezione sociale.

(La seduta è terminata alle ore 13:45 )



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