Mercoledì 5 Dicembre 2001 - 86ª Seduta pubblica (Pomeridiana)

(La seduta ha inizio alle ore 15:03)

L'Aula di Palazzo Madama ha affrontato la lunga discussione sulla giustizia conseguente alle dichiarazioni rese ieri dal ministro Castelli nell'ambito della vicenda conclusasi con le dimissioni del sottosegretario Taormina. Il Senato ha approvato la mozione della maggioranza con cui si chiede l'impegno del Governo per la realizzazione di una serie di interventi per rendere più efficiente il sistema e per migliorare la qualità del lavoro dei magistrati. E' stata invece respinta la mozione dell'opposizione con cui si intendeva impegnare il Governo a realizzare compiutamente le riforme avviate nella scorsa legislatura e a garantire l'indipendenza del potere giudiziario. Il ministro Castelli ha assicurato di non avere alcuna intenzione di asservire la magistratura al potere politico, ma quest'ultimo deve essere posto al riparo dagli attacchi di magistrati politicizzati.

Nel corso del dibattito e delle dichiarazioni di voto finali si sono avvicendati numerosi senatori appartenenti ad entrambi gli schieramenti, tra cui il senatore Mancino (Margh.), che ha indicato il rischio di isolamento per il Paese a causa di una politica giudiziaria volta a limitare lo spazio giuridico europeo, il senatore Salvi (DS), che intravede nell'atteggiamento della maggioranza il tentativo di garantire l'impunità per i potenti, e il senatore Del Turco (SDI), che ha riproposto l'amnistia come unica soluzione alla situazione venutasi a creare, soluzione giudiziaria auspicata anche dal senatore D'Onofrio (Biancof.) secondo il quale la politica deve riappropriarsi del suo ruolo, in un alveo nettamente separato da quello del potere giudiziario. La seduta non poteva poi non risentire degli echi delle dimissioni in blocco della Giunta dell'ANM per protesta nei confronti dei contenuti della mozione della maggioranza, in particolare per la ribadita accusa di uso politico della giustizia, considerata delegittimante per l'intero ordine giudiziario. Il senatore Bordon (Margh.) ha ribadito il giudizio fortemente negativo sull'atteggiamento del ministro Castelli a cui ha rimproverato la mancanza di progettualità politica. Il senatore Nania (AN) ha sottolineato come Taormina, seppure con toni sbagliati, abbia posto un problema reale, mentre ha criticato l'interferenza dell'ANM nei confronti della libera determinazione della politica. Dopo che il senatore Massimo Brutti (DS) ha invocato nuove regole per garantire l'indipendenza della magistratura, il senatore Schifani (FI) ha sottolineato come, malgrado la società italiana abbia superato la crisi di valori che ha caratterizzato la recente storia d'Italia, la magistratura insista su posizioni giustizialiste.

In chiusura di seduta, il presidente Pera ha rilevato come il tenore del dibattito e i contenuti delle mozioni attestino una divaricazione di posizioni assolutamente incompatibili con l'importanza e la delicatezza della materia, di cui evidentemente sarà bene che il Parlamento torni ad occuparsi.

(La seduta è terminata alle ore 20:20 )



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